Da diversi anni sono stati introdotti strumenti di progettazione ecologica che consentono la realizzazione di prodotti a minore impatto ambientale lungo il loro intero ciclo di vita. Tuttavia tali strumenti trovano ancora scarsa applicazione presso le imprese che sono pressate da altre priorità quali il mercato e i costi di produzione. Le istituzioni e le amministrazioni pubbliche, invece, possono fare molto orientando i propri acquisti ed appalti verso prodotti e servizi a minor impatto ambientale. In questo contesto il Green Public Procurement (GPP) è uno degli strumenti principali che gli Enti locali e la Pubblica Amministrazione (PA) hanno a disposizione per mettere in atto strategie di sviluppo sostenibile. Il GPP è un sistema di acquisti di prodotti e servizi ecologicamente preferibili, in altre parole si tratta di «quei prodotti e servizi che hanno un minore, ovvero un ridotto, effetto sulla salute umana e sull’ambiente rispetto ad altri prodotti e servizi utilizzati allo stesso scopo» (EPA 1995). Il GPP incide pertanto sia dal lato della domanda, poiché la PA nel ruolo di consumatore sostituisce i prodotti e i servizi di cui fa uso con altri a minore impatto sull’ambiente, sia dal lato dell’offerta, poiché i fornitori per essere competitivi sul mercato sono stimolati a migliorare i processi produttivi dal punto di vista ambientale. Allo stesso tempo, il GPP rappresenta un modello di buon comportamento per le imprese, le istituzioni private e i cittadini. Esso può incentivare il diffondersi presso le imprese fornitrici della PA di altri strumenti di gestione ambientale (come Ecolabel, EMAS, la certificazione ISO 14001:2004 e le etichette ecologiche di prodotto) che sono riconosciuti premialità in sede di definizione di acquisti ed appalti. L’introduzione del GPP nelle procedure di acquisto consente alle PA di orientare il mercato verso “prodotti verdi”, attraverso l’inserimento di criteri ecologici di scelta nei bandi di gara senza violare i principi di libertà di circolazione delle merci e dei servizi, di non discriminazione e di proporzionalità. Il GPP può agire nel quadro delle prescrizioni tecniche riguardanti le caratteristiche dei lavori, delle forniture o dei servizi oggetto degli appalti, ovvero delle specifiche tecniche che gli organismi acquirenti devono indicare nei documenti generali degli appalti ed alle quali i partecipanti devono conformarsi. Inoltre, un’Amministrazione aggiudicatrice può chiedere al fornitore, la cui offerta è stata prescelta, che l’ esecuzione della prestazione oggetto del contratto avvenga nel rispetto di determinati obblighi tesi a tutelare l’ambiente. Tra le opportunità più rilevanti offerte dalle politiche GPP sono da segnalare: • L’integrazione di problematiche ambientali nelle complesso delle attività amministrative dell’Ente; • Il miglioramento dell’immagine pubblica; • La preparazione rispetto all’evoluzione della legislazione ambientale; • La diffusione di modelli di consumo e di acquisto sostenibili; • L’accrescimento delle competenze degli acquirenti pubblici; • Benefici di tipo sociale; • Stimolo all’innovazione. L’atto di “indirizzo” di riferimento della Commissione Europea in materia di GPP è rappresentato dalla COM (2001) 274 a cui va ad aggiungersi l’adozione della direttiva 2004/18/CE del 31 Marzo 2004, relativa al “coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di forniture, di servizi e di lavori” In Italia il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con il decreto dell’8 maggio 2003 n. 203, ha individuato "regole e definizioni affinché le regioni adottino disposizioni, destinate agli enti pubblici e alle società a prevalente capitale pubblico, anche di gestione dei servizi, che garantiscano che manufatti e beni realizzati con materiale riciclato coprano almeno il 30% del fabbisogno annuale". Con Il D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163, “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”, ha recepito le prescrizioni normative in materia di GPP contenute nelle Direttive. La Regione Puglia ha recepito le indicazioni della Comunità Europea e del Governo Italiano approvando la Legge Regionale 1 agosto 2006, n. 23: “Norme regionali per la promozione degli acquisti pubblici ecologici e per l’introduzione degli aspetti ambientali nelle procedure di acquisto di beni e servizi delle amministrazioni pubbliche”. LandPlanning s.r.l. in questo ambito può fornire servizi che riguardano: - Analisi preliminare per la valutazione dei fabbisogni ed esigenze di acquisto di beni e servizi, in considerazione degli obiettivi ambientali strategici di riferimento per il GPP; - Consulenza operativa per l’introduzione di sistemi di acquisti verdi; - Monitoraggio degli obiettivi di sostenibilità ambientale nell’ambito dei GPP; - Supporto alle attività di formazione del personale delle Pubbliche Amministrazioni sui piani degli acquisti verdi.