La mobilità privata e i suoi effetti indotti sono tra i principali problemi che affliggono le aree urbane, influenzando negativamente la qualità della vita. Le tecniche di Mobility Management iniziano ad affermarsi agli inizi degli anni '90 negli Stati Uniti ed in alcuni paesi europei, quali il Belgio, la Gran Bretagna, l'Olanda e la Svizzera. In Italia, il Mobility Management è stato introdotto con il Decreto Interministeriale del 27 Marzo 1998 "Mobilità sostenibile nelle aree urbane" (Decreto Ronchi) e il D.M. del 20/12/2000 "Finanziamenti ai comuni per il governo della domanda di mobilità". Questi decreti hanno stabilito anche che tutte le imprese con più di 300 addetti per unità produttiva locale, o con più di 800 dipendenti totali nelle unità produttive, ubicate nei comuni compresi in zone a rischio di inquinamento atmosferico devono nominare un responsabile della mobilità aziendale (Mobility Manager Aziendale) che redigerà, ogni anno, il "Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro" (PSCL) dei propri dipendenti. Il Mobility Management è un'attività centrale rispetto ai problemi di mobilità urbana sia per le Pubbliche Amministrazioni che per le Aziende. Il Mobility Management rappresenta un nuovo approccio interdisciplinare ai problemi del traffico e dell'inquinamento veicolare, evidenziando sia gli aspetti tecnici, logistici e infrastrutturali, sia quelli rivolti prevalentemente all’individuo, alla sua sfera emotiva e comportamentale, all’ambiente ed al risparmio energetico. Il Mobility Management può essere uno strumento efficace di governo della domanda di trasporto in grado di ridurre le percorrenze complessive dei veicoli individuali a motore, con effetti sul carico emissivo del settore della mobilità urbana, e sul consumo di energia. I punti di forza del Mobility Management sono: 1. Un nuovo approccio ai problemi del traffico e dell'inquinamento veicolare, orientato essenzialmente alla gestione della domanda di mobilità, soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti casa-lavoro; 2. Un'ottimizzazione delle infrastrutture e dei servizi urbani esistenti; 3. Una possibilità di realizzare una rete sociale di contatti che supporti le iniziative della Pubblica Amministrazione anche attraverso campagne di informazione. In questo contesto la LandPlanning svolge attività di:  Consulenza per la progettazione e l’implementazione di piani di mobilità sostenibile attraverso soluzioni di trasporto alternativo a ridotto impatto ambientale (car pooling, car sharing, bike sharing, trasporto intermodale, eco drive, etc.) attraverso strumenti di ICT;  Consulenza per l’individuazione di tecnologie per la riduzione dei costi di gestione, dei consumi e dell’impatto ambientale dei trasporti;  Consulenza operativa per la redazione di piani degli spostamenti casa-lavoro (PSCL);  Supporto alla informazione e formazione sulle tematiche inerenti la mobilità sostenibile.